Si conclude un altro trimestre e dall’Osservatorio dell’AGCOM ci arrivano i dati ufficiali che rigurdano anche i principali operatori telefonici italiani, dopo aver fatto un quadro più che preciso sulla siruazione dei MVNO nostrani in continua evoluzione. Nessuno stravolgimento di sorta, il trend è più o meno quello dei passati trimestri e dunque una diminuizione progressiva delle SIM solo voce, un conseguente aumento delle utenze business (+ 824.000 su base annuale); lieve ma importante aumento anche per la customer base che fa segnare 140.000 mila nuovi ingressi.
La tendenza all’abbonamento viene confermata dai dati AGCOM, ma le offerte degli operatori ce lo avevano anticipato abbondantemente: SIM prepagate che si riducono di ben 1.46 milioni di unità e quelle in abbonamento che aumentano contestualmente di 1.79 milioni. A ‘pesare’ sono ovviamente le numerose SIM legate alla vendita di smartphone, tablet ed internet key.
Andiamo quindi alle singole variazioni registrate dagli operatori italiani, con Telecom e Vodafone che pare siano sulla stessa scia negativa visto che riescono a perdere lo 0.7% su base annua. A guadagnare sono invece H3G (+0.3%) e soprattutto Wind capace di un balzo dell’1.1%, anch’esso da intendersi su base annua. Sul fronte ‘prepaid‘ Telecom Italia e Vodafone confermano la leadership con il 32% delle quote di mercato, a seguire abbiamo Wind con il 27.9% e staccata di molto H3G che chiude con l’8.2%. TIM a comando del segmento ‘postpaid‘ con il 43% delle quote disponibili, seguono H3G (19%) e Wind (9.15%).
Ricordiamo l’importanza sempre più rilevante degli operatori virtuali, capaci di sfondare il muro delle 5 milioni di SIM e far segnare un aumento di oltre 800.000 nuove unità su base annua, sintomo di una competizione crescente: PosteMobile ancora leader indiscusso con il 52,4% del mercato MVNO.
Tra le curiosità segnaliamo una diminuzione degli SMS del 10% (41.3 miliardi a Giugno 20313) rispetto allo stesso periodo del 2012, non c’è da stupirsi, mentre il traffico telefonico aumenta inesorabilmente fino a toccare quota 73.8 miliardi di minuti (+5.6%).