Di tanto in tanto parliamo di altri operatori esteri, tra questi quelli inglesi con cui condividiamo alcune delle principali realtà. Nell’isola britannica operano infatti Vodafone e Three UK (costola inglese della Hutchinson e Whampoa, proprietaria di 3 Italia), ma le scelte di marketing variano spesso di molto, in base come ovvio di una clientela con diverse esigenze. Ci piace tuttavia guardare al di la delle nostre frontiere e apprezzare le scelte coraggiose di alcuni, pensiamo all’operatore EE che per primo ha introdotto il 4G nel Regno Unito e che adesso lo mette a disposizione anche in roaming all’estero, al costo di 3 sterline per ogni 100Mb.
Neelie Kroes sta conducendo la sua ardua battaglia in ambito europeo per l’azzeramento dei confini territoriali in ambito TLC, una vera guerra al roaming che sta anche avendo i primi risultati tangibili, dal 1° Luglio 2014 si susseguiranno ulteriori ribassi. Prima che sia l’Europa ad imporlo ci piace quindi sottolineare l’impegno di alcuni operatori come EE, tra i primi ad offrire opzioni in roaming con il 4G, anche se la soglia di 100Mb non appare poi così decisiva, soprattutto se sfruttata a simili velocità.
Le soluzioni per gli italiani temporanemente all’estero non mancano: Vodafone Internet Passport per 6€ al giorno permette di navigare all’estero, in roaming, mettendo a disposizione 1GB a ‘velocità 3G’, oppure a Internet Pass di H3G che per 5€ mette a disposizione 100Mb all’estero, per tre giorni. La più interessante delle opzioni TIM si chiama invece Tim in Viaggio Pass e mette a disposizione in Europa e USA 250 minuti di chiamate (125 effettuate e 125 ricevute), 250 SMS e 500Mb di traffico per una settimana, al costo di 10€. Per Wind vale la pena mesionare invece All Inclusive Travel, con 2.5€ al giorno si ha accesso a 30 minuti di chiamate, 30SMS e 50MB, in alternativa All Inclusive Europa e USA (120 minuti, 120SMS e 400MB) a 7€ per settimana.
In nessuno dei casi sono comunque presenti opzioni per sfruttare il 4G in roaming all’estero.